C’è un momento quotidiano che le mamme subiscono (alcune) in modo tacito e senza reazione e che crea un disagio tale da rovinare l’intera giornata: accompagnare i bambini a scuola! Si passa dal momento quasi commovente dal vedere il proprio figlio pronto ad andare a scuola a quello d’arrivare con l’auto davanti all’istituto,dove ti sembra di trovare il raduno nazionale di mamme al volante. Un momento in cui ti fermi a riflettere sul perchè fermarsi in sosta selvaggia solo per prendere lo zaino nel portabagagli: ma non lo puoi tenere davanti? O scendere, aprire lo sportello per continuare ad esaurire il bambino con raccomandazioni noiose e anche inutili, consigli da istitutrice isterica secondo lei ideali per affrontare al meglio la giornata scolastica.
C’è da dire che il rito di portare e riprendere i bamabini a scuola è qualcosa di drammatico. La prima cosa che occorre è imparare come ad un corso di sopravvivenza quali sono gli orari strategici per non incappare in ingorghi a seconde e terze file che ti detengono come ostaggio, e sgattaiolare a casa più in fretta possibile. Una situazione che degenera nei casi di pioggia e scioperi vari. Non sto poi a spiegare la flemma e la lentezza di alcune mamme che trascorrono il loro tempo in attesa che succeda qualcosa da poter raccontare e che animi la giornata. Un’esperienza davvero unica che per alcune è una quotidianità emozionante che, per la loro gioia, si ripete tutti i giorni, 5 volte a settimana, circa 20 volte al mese per nove mesi.
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